Gennaro Della Volpe
Gennaro Della Volpe (Napoli, 10 ottobre 1895 – Roma, 23 marzo 1968) è stato un filosofo e politico italiano.
Della Volpe è considerato una figura centrale nel marxismo italiano del dopoguerra. La sua opera è caratterizzata da un tentativo di conciliare il marxismo con il razionalismo.
Punti chiave del suo pensiero:
- Superamento dell'idealismo: Della Volpe critica aspramente l'idealismo crociano, dominante nella cultura italiana del periodo, proponendo un ritorno al materialismo storico di Marx.
- Scienza e marxismo: Per Della Volpe, il marxismo deve essere inteso come una scienza, rigorosa e verificabile, basata su dati empirici.
- Dialettica rigorosa: Propone una revisione del concetto di dialettica, interpretandola come un metodo di analisi scientifica rigoroso, basato sulla logica formale e non su speculazioni metafisiche.
- Comunismo umanistico: Pur rimanendo fedele al marxismo-leninismo, auspica un comunismo che metta al centro l'uomo e la sua liberazione.
Opere principali:
- Il verosimile filmico (1954)
- Critica dei principi logici (1958)
- Rousseau e Marx (1957)
- Logica come scienza positiva (1950)
Della Volpe ebbe una notevole influenza sul Partito Comunista Italiano (PCI), soprattutto tra gli intellettuali e i quadri dirigenti. Il suo pensiero, tuttavia, generò anche forti polemiche e dibattiti all'interno del partito.